venerdì 20 ottobre 2017

In seguito alla pubblicazione, in data 17.10.2017, su social media di stralci di conversazioni del gruppo whatsapp del comitato “SalviAMO la Brughiera” da parte del sindaco di Casorate S. Dimitri Cassani (soggetto terzo non autorizzato dal comitato stesso), il comitato risponde tramite il seguente comunicato.
Premesso che, le conversazioni whatsapp sono considerate dalla legislazione vigente come corrispondenza privata.
Il comitato ritiene la divulgazione di tale corrispondenza un atto lesivo del diritto sulla segretezza.
Premesso che, “Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero, con la parola, lo scritto ed ogni altro mezzo di diffusione” (come sancito dall’art. 21 della Costituzione).
Il comitato, ritiene fondamentale il diritto di opinione, tanto che non è mai stato negato a nessuno di esprimere il proprio pensiero (favorevole, contrario o neutro rispetto a specifiche tematiche) all’interno del gruppo whatsapp del comitato.
Il Direttivo, garante del diritto di opinione, derivante dalla scelta etica statutaria di associazione libera, apartitica ed aconfessionale, ritiene illegittima la divulgazione incontrollata ed irrecuperabile di stralci di una conversazione privata tra i componenti del comitato stesso.
Premesso che, nell’intestazione allegata alla divulgazione delle stesse è espressa la volontà di pubblicarle, con riferimento alla situazione contingente di un “mondo dove tutti sanno tutto di tutti, ci vuole poco a sapere le cose”.
Il Comitato ritiene che, per poter affermare di “sapere le cose”, è necessario analizzare la situazione nella sua interezza e con approfondimenti adeguati, oggettivi ed onesti.
Tale analisi implica tempistiche idonee, così da evitare di incorrere in conclusioni affrettate o superficiali o prevenute, derivanti dalla interpretazione frettolosa di un episodio.
Premesso che, nell’intestazione si esplicitano accuse di falsità ed ipocrisia, anche in seguito non ritrattate.
Il comitato non ritiene in alcun modo accettabili le falsità e le ipocrisie di cui si viene indistintamente accusati.
Accuse che, per la pesantezza del significato dei vocaboli utilizzati, ledono profondamente la sensibilità personale.
A tal proposito si richiede fermamente di ritrattare le stesse, anche nei confronti dei singoli componenti dei quali si è voluto forzare il senso delle singole affermazioni con il fine di screditarne la credibilità quale cittadini interlocutori.
Premesso che, nei successivi commenti si sottolinea la scelta di “chiudere entrambi gli occhi” per non vedere le irregolarità date dalla mancanza di autorizzazioni di tutte le occasioni in cui il comitato ha messo il gazebo.
Il comitato afferma inequivocabilmente di possedere tali autorizzazioni, protocollate e regolarmente rilasciate dall’organo competente in materia.
Considerato che, nei successivi commenti si esplicitava che, i (presunti) preconcetti manifestati dal singolo precludono qualsiasi forma di confronto con il comitato da parte del Sindaco.
Il comitato richiede all’amministrazione comunale di Casorate Sempione l’individuazione di una persona opportunamente delegata al mantenimento dei rapporti di dialogo con il comitato, al fine di poter mantenere una serena reciproca collaborazione.
In conclusione, il comitato ritiene opportuno chiarire che:
-       Non vi è alcun deliberato atteggiamento di astio nei confronti dell’amministrazione in generale e tanto meno nei confronti di nessuno dei  suoi componenti.
-       I membri del comitato sono semplici cittadini, che hanno messo a disposizione il loro tempo ed il loro impegno per la salvaguardia della Brughiera da una infrastruttura assolutamente ed inequivocabilmente impattante sul nostro territorio.
Come si può immaginare, l’impegno è ingente, i tempi esigui e le difficoltà molte; nonostante ciò confermiamo il nostro impegno nel rispetto delle finalità sancite dall’articolo 1 dello statuto del comitato.
Cogliamo l’occasione per invitare alla lettura approfondita e meditata di:
1.       Enciclica “Laudato Sii” – Papa Francesco
2.       “Quelli delle cause vinte. Manuale di difesa dei beni comuni” – Michele Boato
Casorate S. , 20.10.2017

Il Direttivo